venerdì 4 maggio 2012

La BCE lascia invariati i tassi di interesse all'1%. Gli effetti sui mutui

Per il quinto mese consecutivo la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro.
E' dallo scorso dicembre che i tassi di interesse della zona euro si mantengono all'1%.
La BCE ha mantenuto invariato anche il tasso marginale all'1,75% e il tasso sui depositi allo 0,25%. La decisione del consiglio direttivo della BCE, riunito a Barcellona, conferma le attese dei mercati e degli analisti.
Si tratta di un'ottima notizia per chi negli anni scorsi ha acceso un mutuo a tasso variabile, in quanto i tassi della bce hanno un'influenza diretta sulla rata. Con le scelte della BCE continua infatti la discesa dell'indice Euribor, che si sta nuovamente avvicinando al suo minimo storico.
L'indice a 3 mesi, il più usato in Italia, è infatti arrivato a quota 0.70, lontano anni luce da quel 5% che nel 2008 aveva fatto tremare i mutuatari
Anche per chi vuole accendere un mutuo adesso in teoria questa notizia dovrebbe essere positiva, se non fosse per gli spread molto alti che applicano le banche.
Il taeg finale, ossia il tasso di interesse su cui si calcola la rata di un mutuo a tasso variabile, è dato dall'Euribor più un differenziale dell'istituto di credito, che costituisce il suo margine di guadagno
Il presidente della BCE Mario Draghi ha parlato del tasso di inflazione, sostenendo che resterà sopra il 2% nel 2012, ma che scenderà sotto tale soglia nel 2013.
Nonostane i dati mostrino ancora una generale incertezza, Draghi ha affermato, inoltre, che si prevede una graduale ripresa economica nella zona euro già a partire dal 2012
Draghi ha avuto parole di elogio per l'Italia e per il suo presidente Mario Monti. "l'Italia -ha detto il massimo direttivo della BCE- ha fatto progressi notevoli" e "il governo Monti ha bisogno di essere incoraggiato"

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