le aspettative e la
fiducia dei consumatori sono il risultato dell'andamento generale dell'economia, ma a loro volta hanno un'influenza sui risultati economici. per fare un esempio, se la situazione personale di un individuo non è negativa, ma è influenzato dalla
paura del futuro, questi rimanderà un acquisto e contribuirà a peggiorare ulteriormene le cose. il mercato immobiliare non è esente da questi indicatori
proviamo a immaginare che effetti ci potranno essere, con queste aspettative, sul
mercato immobiliare e distinguaiamo, per prima cosa, 3 tipologie di acquirenti
1. le nuove famiglie, che hanno bisogno di una casa e devono decidere se andare in affitto o acquistare
2. gli "scambisti", ossia chi vende un immobile per comprarne un altro, per delle mutate esigenze di vita o per scelta
3. gli investitori, che comprano o per mettere a reddito tramite l'affitto o per mettere al sicuro un capitale personale, per esempio i risparmi di una vita o la liquidazione
ipotizziamo adesso cosa potrebbero fare le 3 categorie
1. sono gli acquirenti più deboli, perché più esposti alla crisi. giovani, coppie, stranieri, se non hanno garanzie lavorative forti, non riescono ad accedere a un mutuo, anche volendo, e sono tagliati fuori dal mercato. per loro, salvo un intervento dei genitori, laddove possibile, si apre solo la strada dell'affitto
2. chi deve vendere un immobile per ricomprare si trova in una situazione complessa. se tutti gli attori accettano una diminuzione dei prezzi, alla fine non cambia nulla: vendo a meno, ma compro a meno. il problema però è che il mercato immobiliare è frammentato e ognuno ragiona per sé: che garanzie ho di vendere e di poter comprare a un buon prezzo? come faccio a comprare se non sono sicuro di vendere? il mercato di sostizione può bloccarsi, ma aver già un immobile in partenza è comunque una buona situazione
3. chi ha paura dell'inflazione o della borsa, e gli italiani, a causa della storia della lira, sono un popolo scottato dall'inflazione, di fronte ai dissesti finanziari può scegliere di comprare un'abitazione. certamente molti ritengono che non si tratti del miglior investimento possibile, ma per un pensionato con la liquidazione sulle spalle risulta essere la via più facile. in fondo, si pensa, se tutto crolla mi resta la casa e la posso lasciare ai miei figli. per la prima volta questa visione sta incidendo in un paese come la
germania, in cui ci sono addirittura segnali di una
bolla immobiliare a causa dell'aumento repentino di prezzi e compravendite. il fenomeno della casa come bene rifugio si è visto pesantemente anche a
parigi
naturalmente questo terzo gruppo tende ad acquistare
un certo tipo di immobili, solitamente in città, non troppo grandi, facili sia da ffittare che da rivendere, o perfetti nel caso in cui i loro figli vanno a vivere da soli o formano una nuova famiglia
il mix tra queste tre categorie e le loro scelte ci dirà cosa succederà con il mercato
il 4 giugno questi quesiti sarano sciolti con la pubblicazione del rapporto dell'agenzia del territorio sulle compravendite del primo trimestre 2012